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sabato, Luglio 27, 2024

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Il rapporto tra musica e letteratura russa puรฒ essere affrontato da svariati punti di vista: dal punto di vista del rapporto che intrattennero letterati e poeti con la musica del loro tempo, dal punto di vista del rapporto che intrattennero i musicisti russi con la letteratura della loro epoca, o del modo in cui la musica stessa appare dentro la letteratura e la poesia russa. Non potendo esaminarli tutti in un incontro dal tempo limitato sarร  comunque di grande fascino esaminare rapidamente cosa fosse la musica per i poeti contemporanei di Rachmaninov (1973-1943) e quali rapporti egli intrattenesse con i poeti della sua epoca e quali amasse particolarmente.

Le parole Musica e Musa hanno la stessa radice e non ci stupisce che i poeti abbiano sempre evocato la musica come una sorta di vibrazione cosmica che non poteva non rispecchiarsi nei versi.

Marina Cvetaeva annotava: “Scrivo poesie quando la musica risuona nel mio cuore”.

Un altro importante poeta, Lev Ozerov (scomparso nel 1996), esortava i poeti ad amare la musica:

“Amate la musica, poeti,
“nella vostra difficile
e silenziosa ora
“Essa in ogni angolo del mondo
“senza insegnarvi vi istruirร .

I poeti amavano la musica. Vi s’ispiravano. Creando opere poetiche, i maestri della parola spingevano i compositori a creare opere, e a mettere in musica canzoni e romanze in cui la geniale combinazione di due talenti evocava sentimenti profondi nel pubblico.
Quando si studia la letteratura russa ci si accorge che proprio i momenti di eclisse dellโ€™ispirazione poetica sono contrassegnati dalla fioritura della prosa e i periodi in cui, come gli anni compresi fra il 1820 e il 1850, nessuno divenne โ€œmaestro del Verboโ€ (come osservava Roman Jakobson) testimoniano della nascita di grandi compositori, come Borodin, Musorgskij, ฤŒajkovskij, Rimskij-Korsakov, quasi a intendere che poesia e musica si rivelano come manifestazioni monadiche, sostanziando di sรฉ ora la forma poetica, ora la forma musicale e dando espressione a sempre nuove armonie. Ed รจ proprio intorno alla metร  del XIX secolo che lโ€™incontro fra poesia e musica dร  luogo alla forma artistica della romanza, alla quale si dedicarono i piรน noti compositori dellโ€™epoca โ€“ ฤŒajkovskij in primis, poi, appunto, Rachmaninov, Rimskij-Korsakov, ma anche Aljbโ€™ev, Verlamov, Glinka, Gumilรซv, Dargomyลพskij, Kjui, Sviridov.

Sergej Vasilโ€™eviฤ Rachmaninov era chiamato “lโ€™ispirato poeta dei suoni” da tutti coloro che ascoltavano le sue opere e conoscevano le sue capacitร  esecutive, egli stesso era un vero appassionato di poesia, leggeva i suoi autori preferiti e dava ai versi un significato nuovo, incommensurabilmente piรน profondo, nella loro incarnazione musicale.
Nelle sue numerose romanze Rachmaninov s’ispirรฒ ai versi di molti poeti sia del Secolo d’Oro che d’Argento, soprattutto i versi in cui sentiva la natura russa, la sua bellezza e la sua vastitร .
Tra i poeti della vecchia generazione Rachmaninov amava particolarmente Afanasij Fet che leggeva e rileggeva instancabilmente negli anni giovanili. Amava anche Fรซdor Tjutฤev , Michail Lermontov o Nikolaj Nekrasov.

Mentre viveva all’estero, Rachmaninov continuรฒ a mostrare sempre un vivo interesse per la letteratura russa e in particolare la poesia lirica tardo-romantica: โ€œAmo la betulla russa, sia luminosa che tristeโ€ฆ” Le immagini della sua terra natale con boschetti di betulle, fiumi e stagni, lillร  in fiore lo riempivano di nostalgia per la patria lontana. Quei ricordi e quelle immagini tornavano a balenare vividamente nella mente del compositore che, per dirla con Mandelโ€™ลกtam, โ€œpieno di musica, di musica e di angosciaโ€, trovava conforto solo nella musica, nella quale trasferiva tutto il tormento della sua animaโ€ฆ

Rachmaninov rimase un uomo del XIX secolo, per sensibilitร , per lโ€™indole romantica, egli fu indubbiamente testimone della fine dellโ€™Individualismo e dellโ€™Umanesimo che travolse molti poeti, e che Aleksandr Blok spiegava cosรฌ: โ€œla civiltร  muore, nasce un nuovo movimento, il quale sorge dalla stessa forza musicale e quel movimento si distingue giร  per tratti nuovi, non assomiglia piรน a quello precedenteโ€ฆ Lร , sottoterra, nacquero rumori e brusii musicali che presero a risuonare nelle voci delle masse barbariche, nelle voci dei grandi artisti dellโ€™epoca; cosรฌ si allargava la nuova fiumana che per un secolo era fluita sotto terra, infrangendo ora qua ora lร  la crosta della civiltร , erompendo con forza irrefrenabile, permeata dallo spirito della musica. Questa musica รจ un coro selvaggio, un grido discorde per lโ€™udito civilizzatoโ€.

Video alla conferenza stampa di presentazione della rassegna.

Ornella Calvarese, collaboratrice ed esperta linguistica UnivAQ

Ornella Calvarese
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