Che cos’è una persona? Quando iniziano o smettono di esistere le persone e quando possiamo dire che continuano a essere la stessa persona? È possibile per due persone fondersi in una sola e per una persona dividersi in due?
Queste domande, discusse per secoli, saranno al centro del convegno “Back to Personal Identity. Revisiting the Significance of Persons in Contemporary Metaphysics” che si terrà il 16 e il 17 gennaio 2025 si terrà presso la Sala San Basilio del Centro Congressi “Luigi Zordan”. Organizzato da Giorgio Lando del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila e Fabio Patrone dell’Università di Padova, il convegno affronterà problemi filosofici antichissimi con strumenti innovativi, e coinvolgerà diversi tra le maggiori esperte e i maggiori esperti internazionali.
Filosofi come David Lewis, Derek Parfit ed Eric Olson hanno applicato a questi temi strumenti rigorosi, ideando sorprendenti esperimenti mentali che prendono le mosse da ipotesi originariamente dischiuse dalla fantascienza, come il teletrasporto. Nei quarant’anni successivi al periodo d’oro di questo dibattito la metafisica analitica ha fatto nel suo complesso ulteriori passi da gigante, diventando un settore chiave della filosofia nel suo complesso e introducendo molti nuovi strumenti teorici. L’applicazione di questi nuovi strumenti al dibattito sulle persone, la loro esistenza e la loro identità è ancora agli inizi. Questo convegno serve a lanciare e portare avanti l’applicazione di questi nuovi strumenti ai suddetti problemi antichi, ma per niente obsoleti.
Tra i nuovi strumenti che durante il convegno saranno applicati alle persone si segnalano: le teorie del grounding, che cercano di rendere precisa l’idea che qualcosa fondi qualcos’altro, laddove questo problema può essere applicato anche al fondamento della natura delle persone; la metafisica di ordine superiore, che apre le porte della metafisica a quantificazioni su svariate categorie di cose, permettendo di collocare le persone su svariati piani della realtà, e non solo su quello degli individui, come le sedie e le piante, e molti nuovi approcci al modo in cui le cose persistono, ossia continuano a esistere nel tempo.
I problemi della metafisica dell’identità personale ricevono inoltre nuova linfa dalla riflessione sulle innovazioni tecnologiche. Gli strumenti che usiamo e senza i quali non si potrebbe dire che acquisiamo certe conoscenze o avvertiamo certe emozioni – i nostri smartphone, le protesi che sostituiscono componenti biologiche malfunzionanti del nostro corpo o semplicemente un taccuino che portiamo sempre con noi e senza il quale la nostra memoria si impoverirebbe – fanno parte di noi? Contribuiscono alle nostre condizioni di identità e persistenza? Che ruolo hanno per la nostra identità gli avatar che creiamo o scegliamo e che ci rappresentano nella realtà virtuale o in un videogioco?
Per una prima introduzione al problema, si consiglia F. Patrone, “Piccola guida filosofica all’identità personale”, Laterza 2023.
Il convegno verrà trasmesso anche in streaming su https://www.univaq.it/live.
Il programma dettagliato del convegno è consultabile sul sito https://sites.google.com/fisppa.it/prinonground/events/back-to-personal-identity.
Per maggiori informazioni, contattare giorgio.lando@univaq.it o fabio.patrone@univaq.it.
Giorgio Lando, professore associato di Filosofia e teoria dei linguaggi, Dipartimento di Scienze Umane
