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Psicologia – Premio SIPI a Simone Migliore

Ateneo e comunitàPremi e riconoscimentiPsicologia - Premio SIPI a Simone Migliore

In occasione del 17° convegno nazionale della Società Italiana di Psicologia dell’Invecchiamento (SIPI), che si è tenuto nel Campus dell’Università di Chieti-Pescara nei giorni 31 maggio e 1° giugno 2024, è stato conferito il premio SIPI per l’attività di ricerca al dott. Simone Migliore, ricercatore a tempo determinato (RTDb) del Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche (DISCAB), dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Il premio è stato assegnato come riconoscimento per le attività di ricerca condotte nell’ambito della “psicologia dell’invecchiamento e della longevità”. In occasione del convegno è stato presentato un recente studio condotto in collaborazione tra il Laboratorio di Scienze Cognitive e del Comportamento (DISCAB) e l’UOC Neurologia e Ambulatorio Malattia di Parkinson e disturbi del movimento (Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma) dal titolo “Emotional processing in patients with Parkinson Disease”.

Al lavoro hanno partecipato il prof. Giuseppe Curcio, ordinario di Psicologia Generale del DISCAB e i colleghi Massimo Marano, Stefano Toro e Francesca Proietti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Lo scopo di questo studio è stato valutare l’impatto della malattia di Parkinson (MP) sull’elaborazione emotiva di eventi di vita quotidiana aventi una specifica connotazione emozionale. Per far questo sono stati arruolati un gruppo di pazienti in fase lieve di MP e in terapia farmacologica stabile. Le prestazioni in un test che valuta la capacità di elaborazione emotiva di stimoli piacevoli, spiacevoli e neutri sono state confrontate tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo, entrambi con caratteristiche demografiche, cognitive e psicologiche sovrapponibili. I risultati dello studio evidenziano una significativa differenza nelle capacità di elaborare stimoli emotivi a connotazione negativa. In particolare, i pazienti con MP hanno mostrato una maggiore attivazione emotiva solo per le situazioni emotivamente spiacevoli, suggerendo come in tali circostanze possa essere più complesso modulare ed elaborare il proprio comportamento e la propria emotività.  

Data l’importanza dell’elaborazione emotiva per lo sviluppo e il mantenimento di relazioni interpersonali significative e per affrontare specifiche situazioni mediche (come una diagnosi, i cambiamenti nella terapia farmacologica, le decisioni riguardanti terapie innovative o il peggioramento della sintomatologia clinica), è fondamentale indirizzare i pazienti verso interventi terapeutici focalizzati sul riconoscimento e l’elaborazione delle emozioni, in particolare di quelle a connotazione negativa come la rabbia, la tristezza e il senso di colpa.

“Sono estremamente grato ai colleghi con cui in questi anni ho condiviso una visione della ricerca contrassegnata da motivazione, tenacia e grandissima professionalità. Il riconoscimento ricevuto in occasione del congresso SIPI – commenta Simone Migliore – mi riempie di orgoglio e mi entusiasma a proseguire i miei studi sui meccanismi cognitivi e psicologici che caratterizzano l’invecchiamento sano e patologico”.

Il premio è stato consegnato dalla presidente prof.ssa Rossana De Beni (Università di Padova) e dal Comitato Direttivo della SIPI composto dalla prof.ssa Elena Cavallini (Università di Pavia), dalla prof.ssa Erika Borella (Università di Padova) e dal prof. Alberto Di Domenico (Università di Chieti-Pescara).

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