Matteo Capone, tra il 2016 e il 2024 dottorando e assegnista di ricerca in biochimica computazionale al dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila, è tra i dieci finalisti del Premio Primo Levi 2023, con un lavoro svolto nell’ambito della sua attività di ricerca presso UnivAQ e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature.
Lo studio, intitolato “The electron–proton bottleneck of photosynthetic oxygen evolution” e pubblicato in collaborazione con la Freie Universitat di Berlino, costituisce un importante passo avanti nella comprensione del processo della fotosintesi clorofilliana, e apre interessanti prospettive verso la messa a punto di dispositivi di fotosintesi artificiale.
Il Premio Primo Levi, bandito annualmente dalla Società Chimica Italiana, è da assegnare ad un giovane Socio SCI autore di una ricerca condotta in Italia, originale e di ampio interesse per le Scienze Chimiche, pubblicata su una rivista scientifica internazionale.
Matteo Capone è attualmente assegnista di ricerca in biochimica computazionale al CNR-Nano di Modena, ma continua a portare avanti una stretta collaborazione con l’ateneo aquilano.
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