Un importante riconoscimento a livello nazionale è stato assegnato all’ingegnera Nicole Pascucci, che ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nell’ambito del XXXVII ciclo del Dottorato Internazionale in Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) presso l’Università degli Studi dell’Aquila.
La sua tesi è risultata tra le vincitrici del Premio AUTeC 2025, promosso dall’Associazione Universitari di Topografia e Cartografia (AUTeC), una delle realtà più autorevoli nel panorama della ricerca geomatica italiana.
Per l’edizione 2025, tra i vincitori figurano, oltre a Nicole Pascucci, anche Luca Morelli (Fondazione Bruno Kessler) e Claudio Spadavecchia (Politecnico di Torino).
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 17 giugno a Brindisi, al Museo archeologico provinciale “Francesco Ribrezzo”, durante la 2GG – Due Giorni di Geomatica (a cura di AUTeC), ospitati nel 66° Convegno SIFET (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia).
Il concorso, aperto a coloro che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca tra il 25 aprile 2022 e il 25 aprile 2025, premia ogni anno le tesi ritenute più significative da una commissione composta dai membri della Giunta AUTeC.
La tesi di dottorato dell’ingegnera Pascucci, intitolata “Non-Destructive Techniques for Infrastructure and Transportation Corridors Analysis: Comparison of Morphological and Learning-Based Approaches Using LiDAR and UAV Photogrammetry for Enhanced Crack Detection and Risk Assessment”, è stata svolta sotto la supervisione della Professoressa Donatella Dominici (Università dell’Aquila) e del Professor Ayman Habib (Purdue University, USA), riguardante la manutenzione e la sicurezza delle infrastrutture attraverso tecniche non distruttive (NDT), tramite l’utilizzo di tecniche geomatiche.
Il lavoro affronta il tema del monitoraggio infrastrutturale tramite l’acquisizione e l’elaborazione di dati ad alta precisione ottenuti con LiDAR (Mobile Mapping Systems MMS e Simultaneous Localization and Mapping SLAM) e fotogrammetria da UAV.
Questi dati sono stati impiegati per analizzare in dettaglio fenomeni critici come la vegetazione che occlude la segnaletica verticale, le fessurazioni del manto stradale e delle infrastrutture in calcestruzzo, all’interno di casi studio nazionali e internazionali. Tra i più significativi: l’autostrada I-65 negli Stati Uniti (tratto Lafayette–Indianapolis), analizzata tramite Mobile Mapping per valutare la visibilità della segnaletica e la presenza di crepe; un viadotto nella città di L’Aquila, rilevato con SLAM per studiare lo stato fessurativo; un provino in calcestruzzo sottoposto a cicli di carico per valutare la replicabilità delle tecniche proposte. Un ulteriore elemento della tesi è l’uso di diversi tra metodi morfologici, machine learning e deep learning, che ha permesso di confrontare diversi approcci attraverso un’analisi statistica rigorosa. È stato infine sviluppato un sistema WebGIS open-source, progettato per supportare la prevenzione e la gestione dei rischi infrastrutturali.
La piattaforma segue le linee guida dell’Indiana Department of Transportation (INDOT) e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), garantendo conformità agli standard nazionali e internazionali, oltre a scalabilità e accessibilità per i gestori.
Il riconoscimento da parte di AUTeC valorizza l’impegno scientifico e conferma la qualità della ricerca svolta presso il laboratorio di Geomatica del Dipartimento DICEAA dell’Università dell’Aquila.