L’appuntamento, promosso dalla Fondazione Magna Carta in collaborazione con HAMU – Hub Abruzzo Marche Umbria e con l’Università degli Studi dell’Aquila, nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio di confronto concreto tra chi studia, vive e lavora nei territori dell’Italia centrale, spesso segnati da criticità strutturali, ma ricchi di potenzialità. Si è svolto il 16 luglio 2025 nel Centro Congressi “Luigi Zordan” all’Aquila. L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del Rettore UnivAQ Edoardo Alesse, del Presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, e del Sindaco di Opi, Antonio Di Santo, in rappresentanza di ANCI Abruzzo. L’iniziativa ha visto avuto al centro la presentazione della ricerca “Italia veloce. La trasformazione digitale delle aree interne”, a cura di Maria Teresa Idone, ricercatrice dell’Osservatorio Aree Fragili FMC. Uno studio che fotografa lo stato attuale delle infrastrutture e della connettività nelle aree interne del Centro Italia, evidenziando dati, criticità e prospettive utili a orientare politiche pubbliche e investimenti mirati. Attraverso un modello ibrido di connettività – che integri fibra ottica, tecnologie satellitari, torri di trasmissione per reti IoT – e un grande investimento in alfabetizzazione digitale, la ricerca propone una visione concreta per colmare il divario infrastrutturale dell’Appennino e rilanciare le comunità locali come protagoniste della trasformazione digitale. Lo studio, promosso da Fondazione Magna Carta insieme ad HAMU e con il coinvolgimento dei principali attori istituzionali e scientifici del territorio, non si limita a una fotografia dello stato dell’arte, ma valorizza buone pratiche già in atto e avanza proposte di policy orientate all’innovazione e alla crescita sostenibile del territorio.








