Una delegazione rappresenta l’Università degli Studi dell’Aquila ad Aranjuez, Madrid, nella EULiST 2025 Global Conference, appuntamento strategico per il network europeo EULiST dedicato alla cooperazione internazionale e all’innovazione collaborativa, dal titolo “Co-creating Sustainable Solutions for Climate-Resilient Societies”.
Il gruppo UnivAQ è composto dai docenti Maria Alicandro, Donato Di Ludovico, Federico Eugeni, Massimo Gastaldi, Antonios Stamopoulos, Kateryna Stiepanova e Carlo Villante, e dal personale tecnico-amministrativo, Michela Di Michele dell’Ufficio Comunicazione, Maria Chiara Di Francesco ed Elena Santoro dell’Ufficio Relazioni Internazionali.
L’evento si inserisce nel quadro del Quadruple Helix Model promosso da EULiST, che integra in un unico ecosistema accademia, istituzioni pubbliche, settore produttivo e comunità locali. Un approccio concepito per favorire processi di co-creazione, sviluppo di soluzioni tecnologiche condivise e supporto alle decisioni basate su evidenze scientifiche, con l’obiettivo di affrontare le sfide globali in modo sistemico.
La conferenza 2025 concentra il proprio focus sul ruolo delle comunità locali nella definizione di soluzioni scalabili a livello globale, rafforzando al tempo stesso il raccordo tra università e industria come leve di trasformazione. Le sessioni di lavoro coinvolgono partner internazionali impegnati nel consolidamento di modelli collaborativi orientati alla transizione verde e digitale e alla coesione sociale.
Nel corso dei lavori vengono inoltre valorizzate esperienze e best practice territoriali, con l’obiettivo di sviluppare attività su misura per i diversi contesti nazionali e consolidare percorsi di sperimentazione, tra cui living labs dedicati al climate action e alle nature-based solutions.
Guardando al futuro, la roadmap EULiST prevede la prossima Global Conference nel 2027, incentrata sull’estensione del dialogo con i partner strategici globali, sul ridimensionamento e adattamento delle soluzioni educative e di ricerca oltre i confini europei e sulla definizione delle nuove priorità di collaborazione.




