Il dr. Omar Giangiulio, che ha conseguito a luglio 2025 la laurea triennale in Biotecnologie, ha pubblicato il lavoro di tesi come review sulla rivista internazionale CNS Neuroscience & Therapeutics (Wiley), un risultato di particolare rilievo nelle fasi iniziali del percorso accademico.
La review nasce da un’analisi critica della letteratura più recente sulla malattia di Alzheimer e propone una lettura innovativa dei meccanismi patogenetici, individuando nella barriera ematoencefalica un nodo centrale di comunicazione tra intestino e cervello. Un’ipotesi che potrebbe aprire la strada a nuovi approcci diagnostici e terapeutici. Il lavoro è stato supportato dalla prof.ssa Rita Maccarone (DISCAB), che ne ha sottolineato maturità scientifica e originalità.
«Nel corso della stesura ho avuto modo di esplorare criticamente le più recenti evidenze sui meccanismi patogenetici, le strategie diagnostiche emergenti e le prospettive terapeutiche che stanno ridefinendo il panorama della ricerca su questa patologia. L’obiettivo del lavoro è offrire un punto di vista alternativo che identifica la barriera ematoencefalica come un hub di integrazione dei metaboliti derivati dal microbiota intestinale, con un focus specifico sul loro ruolo nella modulazione dell’elaborazione del segnale centrale. Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine alla Professoressa Rita Maccarone, per il costante supporto e la piena disponibilità che hanno reso possibile questo lavoro. Spero che questa review possa contribuire, anche in minima parte, a favorire ulteriori approfondimenti e a stimolare nuove direzioni di studio verso strategie più efficaci per la diagnosi precoce e il trattamento dell’Alzheimer. Con questa prima pubblicazione inizio un percorso che auspico lungo e ricco di scoperte».
Dopo la laurea triennale, Giangiulio ha proseguito gli studi nel nostro Ateneo, iscrivendosi alla magistrale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche, dove è attualmente impegnato in attività di ricerca sperimentale.
