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Chiara Romano vince il premio internazionale “Best student paper award” della conferenza CASE 2024  

Ateneo e comunitàPremi e riconoscimentiChiara Romano vince il premio internazionale “Best student paper award" della conferenza CASE 2024  

Chiara Romano, dottoranda del DISIM in Information and Communication Technology, ha ottenuto il prestigioso premio internazionale “Best student paper award” della conferenza CASE 2024 (Home – IEEE CASE 2024) per l’articolo “Adaptive responses of cancer cells to tumor microenvironment changes: an evolutionary model perspective” (disponibile su ResearchGate, DOI: 10.13140/RG.2.2.23096.35846), co-autori Alessandro Borri e Maria Domenica Di Benedetto.  

Il premio “Best student paper award” è finanziato dalla IEEE Robotics and Automation Society che ha organizzato la Conferenza, giunta alla sua ventesima edizione. Una commissione dedicata assegna il riconoscimento al miglior articolo scritto e presentato da uno studente alla conferenza e giudicato sulla base di requisiti come originalità, chiarezza nell’esposizione e valore del contributo scientifico. 

Chiara Romano è al termine del primo anno di dottorato al DISIM. Il suo ambito di ricerca riguarda il controllo dei sistemi biologici, in particolare modellizzazione e controllo ottimo della crescita tumorale. L’articolo premiato presenta un modello nuovo, sviluppato dal gruppo di ricerca, che traccia l’effetto delle terapie sulle cellule per monitorarne le alterazioni e l’evoluzione. “Noi volevamo rappresentare l’evoluzione cellulare come un sistema adattivo – spiega la dott.ssa  Chiara Romano – e quindi il nostro problema di controllo era come definire una terapia che evitasse l’adattamento delle cellule. Questo è stato il focus del lavoro”. 

Il premio è stato conseguito insieme a Maria Domenica Di Benedetto e Alessandro Borri, membri del Centro di eccellenza della ricerca DEWS – Design Methodologies for Embedded controllers, Wireless interconnect and System-on-chip di UnivAQ, tutor e co-tutor di dottorato. 

“Mi occupo di ingegneria dell’automazione, è soprattutto la medicina che deve fare ricerca sul settore e la sta facendo, però sono consapevole che ogni contributo può fare la differenza. Insieme a colleghe e colleghi impegnati nella ricerca stiamo facendo il massimo.” conclude Chiara Romano.  

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