A meno di due mesi da una grave frattura-lussazione di caviglia, un rugbista professionista minorenne è già tornato in campo grazie a un innovativo intervento eseguito presso l’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila dall’ équipe di Ortopedia universitaria, guidata dal Prof. Giandomenico Logroscino.
Per assicurare un più rapido ritorno in campo, offrendo contemporaneamente sia maggiore robustezza che elasticità all’impianto, il giovane paziente è stato operato con una placca in fibra di carbonio e un sistema di sospensione in percutanea per la lussazione della tibia. Le qualità radiotrasparenti dei mezzi di sintesi utilizzati permetterà di monitorare completamente la formazione del callo osseo.
“In via standard queste lesioni sono operate con l’impianto di placca in titanio e una o due viti da rimuovere con nuovo intervento chirurgico dopo circa 45 giorni – commenta il dottor Andrea Fidanza, chirurgo ortopedico che ha operato il giovanissimo atleta – l’impianto di questo innovativo sistema di sintesi, riservato a casi particolari ( come atleti sottoposti a ripetuti traumi), per la prima volta è stato utilizzato nella ASL dell’Aquila grazie a una sinergia e collaborazione tra chirurghi- farmacia-governance, che ha autorizzato immediatamente l’acquisto e in meno di 48 ore l’intervento è stato eseguito in urgenza”.
La squadra operatoria, guidata dal dott. Fidanza, era composta dai medici specializzandi in ortopedia dell’Università dell’Aquila, affiancati dall’anestesista, dottoressa Cristina Bonetti.

