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lunedì, Ottobre 27, 2025

Biodiversità vegetale, studio UnivAQ-UniBO: la Rete Natura 2000 protegge quasi il 90% delle piante vascolari native dell’UE

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Un nuovo studio coordinato dall’Università dell’Aquila e dall’Università di Bologna, e guidato in particolare dal prof. Michele Di Musciano, ricercatore presso l’Università dell’Aquila, Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (MESVA), e dal professor Alessandro Chiarucci, del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, è stato appena pubblicato su Conservation Biology, la più prestigiosa rivista scientifica internazionale nel campo della conservazione della biodiversità, presentando il primo assessment a scala europea sulla rappresentatività delle aree protette per la conservazione della biodiversità vegetale.

Integrando milioni di dati floristici e vegetazionali sulla distribuzione delle specie vegetali, la ricerca mostra come quasi il 90% della flora vascolare nativa dell’UE è presente almeno una volta all’interno dei siti Natura 2000, lo strumento chiave dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità istituito dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), nonché la più grande rete coordinata di aree protette al mondo. Un risultato che conferma il ruolo centrale della Rete nella protezione della biodiversità. Tuttavia, lo studio evidenzia anche importanti lacune di copertura, con numerose specie rare o a distribuzione ristretta ancora fuori dai confini delle aree protette.

Attualmente, Natura 2000 comprende oltre 27.000 siti in tutti gli stati membri dell’UE, coprendo quasi un quinto della superficie terrestre del Continente e circa un decimo delle sue zone marittime: un’estensione paragonabile alla somma delle superfici di Spagna e Italia.

Lo studio ha analizzato 9.252 specie di piante native, utilizzando oltre 14,2 milioni di singole occorrenze provenienti da più di 1,2 milioni di rilievi di vegetazione raccolti nell’Archivio Europeo della Vegetazione. I dati sono stati confrontati per ogni Paese e regione biogeografica dell’Unione, confrontando la presenza delle specie all’interno e all’esterno dei siti della Rete.

I risultati evidenziano che i siti Natura 2000 ospitano una maggiore ricchezza di specie rispetto a territori di pari dimensione non protetti, confermando l’efficacia della Rete nella conservazione della biodiversità. Tuttavia, la rappresentatività locale varia notevolmente: in alcune aree, come la regione boreale della Lituania, è risultata nulla, mentre in altre – ad esempio nella regione alpina della Croazia – raggiunge il 98%.

Questi risultati forniscono nuove basi scientifiche per orientare le politiche di conservazione e contribuire agli obiettivi della Strategia europea per la Biodiversità 2030.

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