Due ricercatori dell’Università dell’Aquila, Lucia Faienza, del dipartimento di Scienze umane (DSU), e Leone Di Mauro Villari, del dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC), sono tra i vincitori del bando del MUR Young Researchers 2024, destinato a giovani ricercatori che siano stati vincitori di bandi relativi alle azioni individuali Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) Individual Fellowship nell’ambito del Programma quadro Horizon 2020, comprese le Standard European Fellowships ed i Reintegration Panel, e Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) Postdoctoral Fellowship nell’ambito del Programma quadro Horizon Europe; o che abbiano ottenuto un Seal of Excellence (SoE) a seguito della partecipazione a bandi relativi alle Azioni Individuali MSCA Postdoctoral Fellowships del programma Horizon Europe.
Il bando Young Researchers è finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 1.2 “Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori”
L’Università dell’Aquila è l’unica università del Centro Sud, insieme all’Università della Calabria, ad aver ottenuto il riconoscimento come host institution.
Entrambi i ricercatori vincitori del bando guideranno un progetto di tre anni del valore di 250 mila euro, che finanzierà loro una posizione come RTDa.
In particolare, Lucia Faienza ha vinto con il progetto CRIMESPIRACY- Inside the imagery-leap: how crime narration evolves towards extra-literary conspiracy, che intende sviluppare uno studio sulle origini narrative del pensiero complottista. Prendendo come riferimento alcuni importanti episodi criminali della storia politica e cronachistica recenti, il progetto analizzerà gli elementi ricorrenti che caratterizzano la loro narrazione nel passaggio dal romanzo alla divulgazione giornalistica.
Leone Di Mauro Villari, invece, è stato premiato per aver presentato il progetto PlasmXUV: Spettroscopia di superficie aumentata da materiali epsilon vicino a zero nell’estremo ultravioletto.
PlasmXUV riguarda lo sviluppo di tecniche spettroscopiche innovative nell’estremo ultravioletto (XUV) potenziate dalla superficie, attraverso la modellizzazione di nuovi materiali con epsilon vicino a zero (indice di rifrazione molto piccolo) operanti nello spettro XUV. Le scienze fotoniche hanno un impatto profondo sulla nostra società, consentendo lo sviluppo di dispositivi ad alta tecnologia attualmente impiegati nella vita quotidiana, ad esempio, apparecchiature mediche. Inoltre, sono tecnologie fondamentali per lo sviluppo di applicazioni nanofotoniche innovative, come la sensoristica integrata e la spettroscopia, particolarmente rilevanti nel settore farmaceutico. Tra le frontiere future della fotonica, lo sfruttamento di sorgenti XUV da “tavolo ottico” per la spettroscopia non lineare è cruciale per sviluppare dispositivi integrati innovativi, in grado di aprire nuove strade alla comprensione dei processi di rilassamento ultraveloci, dei fenomeni fuori equilibrio e delle reazioni chimiche delle molecole.
Lucia Faienza si è laureata in Storia dell’arte e del teatro all’Università degli Studi dell’Aquila; ha successivamente svolto il dottorato in Letterature classiche, moderne, comparate e postcoloniali conseguito presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna in consorzio con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila. Ha pubblicato il volume Dal nero al vero. Figure e temi del poliziesco nella narrativa italiana di non-fiction (Mimesis, 2020) e ha curato diversi volumi, tra cui A sessant’anni dall’isola di Arturo (a cura di L. Faienza, L. Marchese, G. Simonetti, Contemporanea, n. 18, 2020) e il volume Oltre l’adattamento? Narrazioni espanse: intermedialità, transmedialità, virtualità, (a cura di M. Fusillo, M. Lino, L. Faienza, L. Marchese, Bologna, il Mulino, 2020). Ha collaborato con diverse riviste scientifiche e si occupa prevalentemente dei rapporti tra romanzo di genere e non fiction, tra letteratura e media, del romanzo di Morante e del secondo Novecento italiano.
Leone Di Mauro Villari si è laureato in Fisica teorica nel 2016 all’Università di Roma La Sapienza con una tesi sui solitoni ottici quantistici. Dopo un periodo al CNR con un assegno di ricerca predottorale si è trasferito alla Heriot-Watt University di Edimburgo dove ha svolto il dottorato di ricerca in fotonica nonlinere di materiali bidimensionali fino al 2021. Dal 2021 al 2024 è assistente di ricerca post-doc all’Università di Manchester nel gruppo di fisica teorica della materia condensata.