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SIMULAQ EC-KJT: la simulazione medica ad alta fedeltà per migliorare la formazione nellʼemergenza

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Lʼinaugurazione del SimulAQ EC KJT si è tenuta nella giornata di lunedì 30 maggio 2022, all’intero del Blocco 11 dellʼUniversità degli Studi dellʼAquila, sede dei corsi di laurea sanitari dellʼAteneo.

Curatori della progettualità il Prof. Guido Macchiarelli, Direttore del Dipartimento MESVA e il Prof. Franco Marinangeli, Direttore dellʼUnità Operativa Complessa di Anestesia, Rianimazione, Terapia del dolore e Cure Palliative dellʼospedale San Salvatore e Direttore della Scuola di specializzazione universitaria, che sarà anche il Responsabile del nuovo centro di formazione. Allʼinaugurazione erano presenti il Magnifico Rettore dellʼUniversità degli Studi dellʼAquila, Prof. Edoardo Alesse, la Rettrice eletta del GSSI, Prof.ssa Paola Inverardi, il Direttore Generale della ASL 1 – Abruzzo, Prof. Ferdinando Romano. 

Questo centro ha un grande valore commemorativo, poiché nella denominazione compare una sigla, EC-KJT, che riporta alla mente degli aquilani lʼincidente areo del 2017 in cui fu coinvolto un elicottero del 118, che aveva, per lʼappunto, questa sigla. “Un modo per ricordare i nostri amici Valter Bucci e Peppe Serpetti – ha affermato il Prof. Marinangeli -, così come gli altri componenti dellʼequipaggio (Davide De Carolis del CNSAS, Marco Matrella, Tecnico Elicotterista, Gianmarco Zavoli, pilota, ed Ettore Palanca, paziente soccorso), che hanno avuto un triste destino mentre svolgevano il loro compito istituzionale. Un modo per dare un significato a quel disastro. Non cʼè modo migliore che legare il loro nome alla formazione dei giovani, con lʼaugurio di riuscire a trasmettere loro la stessa passione nel lavoro che avevano Valter e Peppe”. 

Negli spazi destinati al SIMULAQ avrà sede anche il “Centro Studi Emergenze Sanitarie Luca Tonini”, intitolato a un ingegnere aerospaziale dellʼAzienda Leonardo (ex Agusta Westland), lʼing. Luca Tonini, recentemente scomparso, che è stato un “visionario” dell’elisoccorso italiano e ispiratore di un nuovo modo di vedere l’emergenza sanitaria sul territorio con eliambulanza, oltre ad essere molto legato all’Ateneo aquilano e alla città dell’Aquila. Il centro studi avrà il compito di processare dati e produrre documenti e pubblicazioni utili per la programmazione sanitaria nelle emergenze e maxiemergenze. 

Il Prof. Macchiarelli ha espresso soddisfazione per la realizzazione del progetto “che rappresenta – queste le sue parole -, non la conclusione ma lʼinizio di un percorso virtuoso a servizio degli studenti e dellʼAteneo, per migliorare e incrementare lʼofferta formativa”. 

Il Prof. Marinangeli ha ringraziato il Prof. Antonello Santarelli, dellʼAccademia di Belle Arti, per la donazione del logo del centro di simulazione. 

Lʼevento, aperto alla Comunità, ha avuto il patrocinio e il supporto dei volontari dellʼAccademia Medica della Provincia dell’Aquila “Salvatore Tommasi” onlus e dellʼAssociazione V.A.Do. (Volontariato per lʼAssistenza Domiciliare). 

Il SIMULAQ è un centro di simulazione medica avanzata progettato per migliorare la didattica in discipline cliniche. I simulatori umani disponibili (pediatrico, partoriente, neonato) sono tra i più innovativi sul mercato. All’interno del centro di simulazione è possibile fare formazione ma anche ricerca sulle performances dei discenti. In SIMULAQ, infatti, è stata riprodotta una sala operatoria in cui possono essere simulate tutte le complicanze possibili e misurate le capacità degli studenti/professionisti di risolverle efficacemente.  

L’obiettivo dei metodi di simulazione nell’insegnamento della Medicina è di far seguire la pratica alla teoria, sia per le attività mediche di base che per le situazioni meno comuni, che poi sono quelle che più delle altre possono portare a complicanze. I metodi di simulazione possono contribuire a rendere più “sereno” il lavoro dei dipartimenti clinici e nello stesso tempo aumentare il comfort e la sicurezza dei pazienti. Esistono benefici ben documentati nella letteratura medica relativamente a questo sistema di formazione e alla qualità delle conoscenze acquisite dagli studenti. Non ultimo, l’utilizzo della simulazione nella didattica comporta risparmio di tempo e rappresenta un elemento di attrazione per studenti e docenti. 

La simulazione, stante la sua capacità formativa, è stata inserita anche all’interno di un importante progetto italiano di riduzione del rischio clinico e medico legale in anestesia e rianimazione, e certamente rappresenterà un sistema essenziale per il miglioramento di qualità dei futuri modelli sanitari. 

Maria Grazia Palmerini – Professore associata Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente

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